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Quali progressi sono stati fatti verso i 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile nell’Unione Europea? Tutte le politiche europee – come la transizione verso un’economia neutrale dal punto di vista climatico ed efficiente nell’uso delle risorse – sono orientate al raggiungimento di questi obiettivi. A partire da quest’anno, i progressi compiuti dai Paesi dell’UE verso il raggiungimento degli obiettivi sono integrati nel Semestre Europeo. Nel complesso, l’UE ha fatto progressi verso quasi tutti questi obiettivi negli ultimi cinque anni.*

Nel combattere le drammatiche ripercussioni della pandemia, è necessario non perdere di vista le sfide globali come il cambiamento climatico, la perdita di biodiversità e la crescente disuguaglianza sociale ed economica. L’attuazione  di politiche per raggiungere gli obiettivi globali di sviluppo sostenibile rappresenta la tabella di marcia verso un mondo migliore e l’Europa deve essere in prima linea in questo percorso.

Il rapporto, che rileva i progressi verso gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile nell’UE,  vuole essere un contributo  al dibattito su come saranno l’Europa e ill nostro mondo nel 2030 e oltre, e sulle azioni che dobbiamo intraprendere per raggiungerli.

La figura mostra una sintesi statistica dei progressi dell’UE verso gli SDG negli ultimi cinque anni di dati disponibili, basata sui punteggi medi degli indicatori selezionati per il monitoraggio di questi obiettivi nel contesto europeo.

In questo quinquennio l’UE ha compiuto progressi verso quasi tutti gli obiettivi. I progressi in alcuni amvbiti sono stati più rapidi che in altri. Tuttavia, si è anche presentata una regressione in settori specifici di una serie di obiettivi.

In due ambiti – SDG 13 “Lotta contro il cambiamento climatico” e SDG 5 “Parità di genere” – l’aggregazione delle tendenze dei singoli indicatori mostra una stagnazione o un moderato allontanamento dell’UE dai rispettivi obiettivi di sviluppo sostenibile.

Come mostra la figura, negli ultimi cinque anni l’UE ha compiuto notevoli progressi verso la promozione della pace e della sicurezza personale, l’accesso alla giustizia e la fiducia nelle istituzioni (SDG 16). I progressi verso gli altri obiettivi sono stati decisamente più lenti.

Negli ultimi cinque anni si sono registrati buoni progressi nella riduzione di alcuni fenomeni legati alla povertà (SDG 1) e nel miglioramento della situazione sanitaria della popolazione dell’UE (SDG 3). I progressi in questi settori hanno anche contribuito ad aumentare la qualità della vita nelle città e nelle comunità (SDG 11). Queste tendenze favorevoli possono essere viste sullo sfondo del continuo miglioramento della situazione economica dell’UE fino al 2019, che si è riflesso anche sul mercato del lavoro (SDG 8). I miglioramenti sono stati visibili anche nella vitalità e sostenibilità del settore agricolo dell’UE (SDG 2), anche se alcuni dei suoi impatti ambientali si sono ulteriormente intensificati.

Fanalino di coda, gli obiettivi relativi agli aspetti ambientali della sostenibilità sono posizionati all’altro estremo dello spettro, indicando un progresso complessivo lento o nullo dell’UE. Il progresso verso gli obiettivi dell’UE in materia di clima ed energia (SDG 7 e SDG 13) e il passaggio a un’economia circolare (SDG 12) sono rallentati in varia misura. Nel frattempo, gli ecosistemi e la biodiversità (SDG 15) continuano ad essere sotto la pressione delle attività umane. Gli obiettivi in materia di istruzione (SDG 4), innovazione (SDG 9) e partenariati globali (SDG 17) mostrano un progresso complessivo dell’UE altrettanto lento, risultato di tendenze contrastanti negli ultimi cinque anni. La lentezza dei progressi verso la riduzione delle disuguaglianze (SDG 10) riflette un crescente divario tra i cittadini dell’UE e i cittadini extracomunitari in relazione alla povertà e all’occupazione.

Analogamente, in relazione alla parità di genere (SDG 5), il divario tra uomini e donne nell’acquisizione di un’istruzione e nel mercato del lavoro si è ampliato. Poiché l’SDG 5 mostra tendenze più sfavorevoli che favorevoli per l’UE, i progressi aggregati degli ultimi cinque anni sono stati moderatamente insostenibili. Nel caso di due obiettivi – l’SDG 6 “acqua pulita e servizi igienici” e l’SDG 14 “vita sotto l’acqua” – non è possibile calcolare le tendenze generali dell’UE a causa dei dati insufficienti.

Una descrizione più dettagliata delle tendenze dei singoli indicatori si trova nei 17 capitoli tematici del rapporto.

*L’attuale pandemia COVID-19 avrà probabilmente implicazioni negative per i progressi complessivi dell’UE verso gli SDG. Tuttavia, la relazione di monitoraggio degli SDG per il 2020 descrive la situazione nell’UE e nei suoi Stati membri solo fino al 2019, prima che gli Stati membri dell’UE introducessero ampiamente le misure di contenimento della COVID-19. Di conseguenza, i primi risultati relativi alle implicazioni di COVID-19 saranno possibili solo nell’edizione 2021 della relazione, mentre la portata della crisi sarà rivelata solo nelle edizioni successive.

 

Fonte:

Commissione Europea – Eurostat