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È stato pubblicato oggi il World Happiness Report 2019, un’indagine sullo stato della felicità globale che classifica 156 paesi in base a quanto i loro cittadini si percepiscono felici. La relazione mondiale sulla felicità di quest’anno si concentra sulla felicità e sulla comunità: come la felicità si è evoluta negli ultimi dieci anni, concentrandosi sulle tecnologie, le norme sociali, i conflitti e le politiche governative che hanno guidato tali cambiamenti.

Anche quest’anno troviamo in testa la Finlandia seguita da Danimarca, Norvegia, Islanda, Olanda, Svizzera, Svezia, Nuova Zelanda, Canada e Austria. L’Italia è al 36esimo posto, in netta salita rispetto al 47esimo posto dello scorso anno.Fonte: World Happiness Report 2019

In generale, tenendo in considerazione la crescita della popolazione, il livello di felicità nel mondo è calato negli ultimi anni. È aumentato il livello di “emozioni negative”, tra cui preoccupazione, tristezza e rabbia, specialmente in Asia e Africa, ma più recentemente anche altrove.

Questo trend è influenzato anche dal progresso tecnologico e digitale e dai cambiamenti che quest’ultimo apporta alla società e al modo di relazionarsi delle persone. Ad esempio, l’utilizzo incontrollato dei media digitali è menzionato tra le dipendenze che negli ultimi anni stanno accrescendo i livelli di depressione e infelicità negli Stati Uniti.

Il Report è redatto da Jeffrey Sachs, John Halliwell e Richard Layard, con il supporto di diversi ricercatori indipendenti, ed è stato prodotto dal Sustainable Development Solutions Network (SDSN) in partnership con la Fondazione Ernesto Illy.

Secondo il professor Sachs, “il World Happiness Report […] offre ai governi mondiali e ai cittadini l’opportunità di ripensare le politiche pubbliche e le scelte di vita individuali al fine di migliorare il livello di felicità e benessere dei singoli.”