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F…k the plastic! è stato lo slogan inizialmente scelto da Plastophobic, la start-up formata da un gruppo di studenti del liceo scientifico Giacomo Ulivi che, nell’ambito delle attività di alternanza scuola-lavoro, hanno lavorato intorno all’idea di ridurre la diffusione della plastica monouso all’interno dell’istituto.

La riflessione, nata a margine del dibattito mondiale sull’inquinamento da plastica e micro-plastica, ha cercato di analizzare il problema partendo della vita quotidiana della scuola, per tentare soluzioni su piccola scala ma immediatamente praticabili.

Nel dicembre 2018 un ampio sondaggio interno, accompagnato da un’ispezione delle aule a fine mattina, aveva rapidamente evidenziato come nel liceo Giacomo Ulivi il problema riguardasse soprattutto le bottigliette d’acqua acquistate in grandi quantità (almeno tre pezzi a settimana per studente) e spesso abbandonate ancora semi-piene al termine delle lezioni.

Le conseguenze sono state chiare a tutti: dispendio economico e spreco di una materia prima preziosissima come l’acqua. Per tutti i mesi successivi le decine di sacchi gialli per la raccolta differenziata della plastica hanno continuato a testimoniare l’impatto ambientale provocato dalle abitudini poco avvedute – o poco consapevoli – degli studenti e del personale scolastico.

La proposta di Plastophobic, sviluppata grazie a InVentoLab Impresa Sociale srl, non è forse originale ma è sicuramente nuova per la città di Parma: produrre e distribuire agli studenti una borraccia personalizzata con il logo della scuola da riempire ad appositi distributori di acqua della rete idrica pubblica installati nei locali dell’istituto. Il progetto ha richiamato infine l’interesse del gruppo Davines che, come B-Corporation, è sempre attento a soluzioni eco-sostenibili che impattino nella vita quotidiana dei singoli e delle comunità.

L’idea non è rimasta nel campo delle pure possibilità: con l’appoggio del dirigente scolastico Giovanni Brunazzi e del consiglio di istituto Plastophobic ha ottenuto il patrocinio del ministero dell’Ambiente: dal marzo 2019 il liceo Giacomo Ulivi è, infatti, una delle due uniche scuole in Italia inserite nella campagna Plastic free.

Si entrerà nella fase operativa durante l’estate quando, grazie agli accordi con la ditta titolare dell’appalto di fornitura di bevande, saranno installate fontane filtranti ed eliminati i bicchierini da caffè con le relative palette in materiale eco.

Con l’inizio del nuovo anno scolastico il liceo sarà quindi tra le prime scuole dell’Emilia-Romagna a seguire un programma di educazione al consumo sostenibile e di riduzione dell’uso della plastica.

La speranza è che presto anche gli altri istituti si impegnino a seguirne l’esempio, magari rivolgendosi all’esperienza della start-up Plastophobic.

(redazione)