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Una buona notizia proviene dalle Isole Tremiti.

Come ci informa il National Geographic, dallo scorso 1 maggio è attivo il divieto di utilizzo di stoviglie e contenitori in plastica non biodegradabile imposto sulle Isole Tremiti da un’ordinanza del sindaco Antonio Fentini. Chi trasgredirà, commercianti o clienti, sarà multato con una sanzione che va dai 50 ai 500 euro. Il provvedimento del primo cittadino arriva all’indomani della diffusione dei dati della ricerca svolta dall’Istituto di scienze marine del Cnr di Genova, dall’Università Politecnica delle Marche e da Greenpeace Italia, frutto dei campionamenti delle acque realizzati durante il tour ‘Meno plastica più Mediterraneo’ della nave ammiraglia di Greenpeace, Rainbow Warrior.

Nell’arcipelago dell’Adriatico che fa parte del Parco nazionale del Gargano e comprende nel suo territorio una riserva naturale marina sono stati verificati dai ricercatori valori di microplastiche pari a circa 2,2 frammenti per metro cubo. 
Stiamo vedendo il nostro mare ucciso giorno dopo giorno dall’uomo e dovevamo fare qualcosa subito”, ha spiegato il sindaco Fentini motivando l’adozione del divieto.  Provvedimento drastico, ma ritenuto ancora insufficiente a fronteggiare la gravità della situazione. “Il prossimo passo sarà vietare le bottiglie di plastica e i contenitori di polistirolo, quelli che usano i pescatori per trasportare il pesce e che si ritrovano spesso in mare”, ha aggiunto il primo cittadino. “Rivolgo un appello a tutti i sindaci delle isole e dei Comuni italiani che si affacciano sul mare a fare lo sesso: vietiamo tutto ciò che è di plastica e i contenitori in polistirolo. Cerchiamo tutti insieme di fare del bene al nostro pianeta”.  “I miei concittadini sono felici della mia decisione di vietare le stoviglie in plastica – conclude il sindaco – e quanto mi incontrano per strada mi dicono ‘Bravo, hai fatto bene'”.

(redazione)