Condividi

Sapete che cosa sono le infrastrutture? Sono le reti che forniscono quei servizi indispensabili per ogni tipo di produzione. Una fabbrica infatti, non può lavorare e produrre se non dispone di energia elettrica, se non può accedere a Internet per informarsi e comunicare, se non ha dei trasporti ben organizzati che portano le sue merci nei punti vendita.

Quindi oggi, se un Paese vuole raggiungere un buon livello di sviluppo per tutti i suoi abitanti, deve investire, cioè deve spendere, per creare le infrastrutture più moderne ed efficienti in ogni campo.

Purtroppo in molte parti del mondo questo è ancora solo un sogno. Per esempio, circa 2 miliardi e mezzo di persone sul pianeta non dispongono di energia elettrica in modo continuativo, e 1 miliardo e mezzo non ce l’hanno per niente. Questo è un grave problema per la popolazione, ma anche la produzione industriale ne risente moltissimo.

L’Obiettivo 9 dell’Agenda 2030, “Imprese, innovazione, infrastrutture” si occupa proprio di questo.
Per raggiungere uno sviluppo sostenibile bisogna infatti fare in modo che le nuove scoperte della tecnologia siano diffuse il più possibile.

In particolare, si vuole che anche le piccole imprese possano ottenere dei finanziamenti per rinnovare i propri macchinari e i propri strumenti e che tutti abbiano accesso a Internet e alle nuove tecnologie, soprattutto coloro che vivono nei Paesi più poveri. La ricerca è importante per creare nove risorse e nuovi prodotti tecnologici che rispondano ai bisogni di ogni Paese. Nelle fabbriche si cercherà sempre più di produrre oggetti resistenti e durevoli e anche le aziende si prenderanno cura dell’ambiente creando prodotti sani che non danneggino né le persone né il pianeta.

 

Il goal numero 9 dell’Agenda richiama a se anche il goal 11 “Città e comunità sostenibili”.
Oggi un po’ più della metà dell’umanità, cioè circa 4 miliardi di persone, vive in una città. Ma nel 2050, sul pianeta, ben 7 persone ogni 10 vivranno in città. Questi numeri fanno capire quanto sia importante che le città possano crescere in modo ordinato e vivibili per tutti.

Dove e perché ci saranno più cittadini?
Gli esperti pensano che cresceranno soprattutto le grandi metropoli dei Paesi più poveri, dove è maggiore anche l’aumento della popolazione.
Guardate questo grafico che spiega perché in futuro ci saranno sempre più abitanti nelle città.

I problemi della crescita urbana
Nella storia, e ancora oggi, le città sono sempre state luoghi di progresso e di cultura. Sono però anche i luoghi dove sono più evidenti i contrasti della società: ricchezza e povertà, servizi efficienti e abbandono sono rappresentati dalla divisione tra i quartieri ricchi del centro e le periferie più disastrate. Queste zone della città sono vicine tra loro nello spazio, ma lontanissime come modo di vivere.
La crescita delle città, se non è regolata, può portare all’allargamento delle baraccopoli, le enormi periferie senza quei servizi (acqua potabile, elettricità, fognature, ecc.) che sono indispensabili per tutti.
In queste zone ai margini delle città già oggi, nel mondo, vivono circa 850 milioni di persone; e il numero è in continuo aumento.

Le città occupano soltanto il 3% della superficie terrestre, ma consumano l’80% dell’energia e producono il 75% dell’anidride carbonica e in una città, l’aumento della popolazione richiede la fornitura di più acqua potabile ed energia elettrica, una maggior raccolta di rifiuti, più scuole e ospedali.

L’Obiettivo 11 riguarda proprio questo argomento e indica quali sono i traguardi da raggiungere entro il 2030 perché la crescita avvenga in modo sostenibile. Questo significa che, anche se si ingrandiscono, le città devono continuare a ospitare la popolazione senza peggiorare l’ambiente e i servizi che offrono; anzi, magari migliorarli.

L’attenzione di tutti (lo Stato, l’amministrazione comunale, le associazioni, tutti i cittadini) deve essere puntata su:

  • case sicure, comode e ben attrezzate per tutti,
  • un sistema di trasporti conveniente e ben diffuso,
  • grandi spazi verdi,
  • spazi sociali, cioè luoghi per far stare insieme le persone (piazze, giardini, luoghi pubblici al coperto),
  • le reti: acqua, elettricità, gas, raccolta dei rifiuti, telefoni, anche wi-fi per tutti,
  • servizi per chi ha più esigenze o problemi: per esempio,  anziani, disabili. bambini.

 

(redazione)